Due castelli e un lago scomparso.
L’itinerario permette di visitare il centro storico di Arrone e del suo “gemello” Casteldilago.
I due castelli sembrano emergere dal fondovalle arroccati su due ripidi scogli che un tempo pare fossero bagnati dalle acque di un antico lago o di una palude.
L’itinerario parte dalla Chiesa di Santa Maria di Arrone e, salendo attraverso al Porta di San Giovanni, conduce alla visita del quartiere medievale de “la Terra”. Gli angusti vicoli e gli archi che “sorreggono” le strutture medievali del borgo lasciano spazio a magnifici scorci panoramici sui rilievi circostanti e sul fondovalle dove scorre il Nera. Percorrendo i ripidi vicoli di origine medievale ci si può immergere in atmosfere fuori dal tempo. Uscendo dal centro storico di Arrone l’itinerario prosegue lungo una comoda strada di fondovalle e raggiunge il panoramico insediamento di Casteldilago sorto su un sito eremitico del VI secolo dal quale si gode di uno splendido panorama che abbraccia tutta la “bassa Valnerina”. Il ritorno avviene attraverso lo stesso percorso.
Venne edificata nel XIII secolo e successivamente rimaneggiata. Presenta una facciata a quattro spioventi con tre portali (quello centrale è datato 1493) ed un campanile svettante del XVII secolo. Nell’interno, a tre navate, una tela Cena in Emmaus attribuita a Calisto Calisti, Madonna del Rosario di Giuseppe Bastiani del 1609 e affreschi del XVI secolo. Nell’abside destra: Padre Eterno, Madonna della Misericordia di Jacopo Siculo. Nell’abside centrale: Incoronazione della Vergine, Adorazione dei pastori, Dormitio Virginis affreschi di Vincenzo Tamagni e Giovanni da Spoleto del 1516 (ispirati dall’opera spoletina di Filippo Lippi). Nell’abside di sinistra alcune terrecotte del XVI secolo.
Risale al XIV - XV secolo e rappresenta l’antica pieve del borgo. Posta in posizione panoramica lungo la rupe, ha una facciata a capanna e l’interno ad unica navata ed abside poligonale completamente affrescata. All’interno: nell’area absidale, Crocifissione, Madonna della quercia, San Sebastiano (anno 1500); nella controfacciata e nella parete sinistra: figure di Santi (anno 1486). Le opere risentono dell’influsso di Filippo Lippi attivo a Spoleto tra il 1467 e il 1469.
Posta vicino al cimitero in direzione dell’abitato di Casteldilago, venne costruita nel XIV secolo, il convento ed il loggiato vennero aggiunti tra il XV e il XVI secolo. Nell’interno, simile a quello della chiesa di San Giovanni, resti di affreschi con Storie di San Francesco.
Si trova appena fuori il borgo medievale, a mezza costa presenta una facciata con campanile a vela, un portale del XVI secolo, all’interno affreschi della prima metà del XVI secolo di pittori influenzati dall’opera di Giovanni lo Spagna (allievo del Perugino). Nell’abside, interamente decorata, Padre Eterno entro una mandorla e santi, Annunciazione e Madonna e sei santi. Nella parete sinistra: soggetti sacri, e Madonna del Latte del 1522.
A seguito dei lavori di ristrutturazione di parte del paese sono stati rinvenuti molti manufatti di ceramica risalenti al periodo medievale e rinascimentale. Tra i resti ritrovati (pezzi di vetro, ceramiche da cucina, frammenti di calici e bottiglie di vetro, vasi da notte, giocattoli), di particolare interesse sono le maioliche decorate con stemmi araldici di nobili famiglie del periodo (Medici, Orsini, Lauri, Clementini) provenienti da fabbriche di ceramica del Centro Italia (Deruta, Gubbio, Spoleto, Todi, Acquapendente e Bagnoregio). I reperti sono stati catalogati e sono esposti presso il piccolo museo.
Prenotazione visite al museo: +39.0744388710, +39.3357529230
E' l’antica pieve di Casteldilago posta alla sommità del borgo. Costruita sulla roccia con facciata a capanna (affresco di Madonna con Bambino del XVI secolo) ha una struttura rimaneggiata e all’interno resti di affreschi.